Voerzio Martini

Voerzio Martini La Morra è uno tra i Comuni che formano l’olimpo dei vini rossi piemontesi, in particolare del Barolo. Dove impossibile rendere uniforme la visione per la differenza tra cru, diverse altimetrie, conformazione dei terreni, esposizioni e soprattutto obbiettivi dei Produttori. Accanto alle aziende con nomi blasonati esistono tantissime realtà produttive capaci di lavorare bene e trasmettere una propria interpretazione del vino, di qualsiasi uva prodotta, con il Nebbiolo a fare da capostipite.

L’esperienza e la cultura del vino si tramanda anche quando non vi sono eredi pronti a raccoglie la guida dell’azienda in linea diretta. Qui nascono Cases History come la Voerzio Martini, con il ‘’nuovo che avanza”. Grazie all’esperienza pluri decennale di Gianni Voerzio il precedente proprietario e alle idee chiare di due giovani imprenditori, Mirko e Federica Martini, quali sanno come muoversi e nel 2015 acquistano la Cantina Gianni Voerzio. Oggi contano di avere dodici ettari di vigneti di proprietà e un altro recente acquisto sulla collina di Monvigliero, mezzo ettaro del prestigioso cru Cerequio, tra Barolo e la Morra ad un prezzo stellare. Le vigne disponibili iniziano a proporre qualità importanti, non vedo l’ora di provare i tre cru.

Entrambi tecnici ed enologi, puntano alla tecnica del metodo fermentativo in riduzione. Una tecnica che vede l’adozione anche altri Voerzio di zona e che si denota in degustazione. Il Nebbiolo e Barbera dove pulizia e profondità se ne apprezzano appieno le performance.

Un processo lungo di affinamento dei vini rossi in barrique, tonneau o botte grande, diversamente accade per i vini bianchi quali svolgono solo un breve passaggio in legno. Il Timorasso è un vino su cui la Voerzio Martini si è interessata parecchio, un vino da affrontare con rispetto e giudizio, poche bottiglie dalla longevità evidente, seguono i rossi i classici, come il Dolcetto dalla sfacciata freschezza, e la Freisa.

L'agritech e i vigneti del Barolo vede la Voerzio Martini e TIM unire le proprie competenze e tutti gli sforzi collaborando ad un progetto di Smart Agriculture. Una sperimentazione di scambio dati in cloud al fine di promuovere una produzione vinicola di precisione e verte a una corretta applicazione della Farm to Fork. Pilastro del Green Deal europeo, il sistema di produzione alimentare in Europa sostenibile lungo tutta la catena produttiva dal campo alla tavola, per rafforzarne la sicurezza.