Il Riesling rivendica la palma di migliore varietà bianca al mondo in virtù della longevità dei vini e della loro capacità di esprimere le caratteristiche della vigna senza perdere lo stile inimitabile del Riesling. La sua reputazione è stata seriamente minacciata dal fatto che il nome veniva dato a un’ampia gamma di uve bianche di qualità varia e, per usare un eufemismo, spesso incerta. A fine ottocento inizio novecento i Riesling tedeschi erano amati e costavano non meno dei grandi rossi francesi. Gli intenditori sapevano che grazie alla combinazione magica di acidità ed estratto questi vini potevano evolvere per decenni in bottiglia, a dispetto della gradazione alcolica, spesso bassa.
Il Riesling può avere svariati livelli di dolcezza e non c’è dubbio che l’alta percentuale di vini con estratto decisamente troppo basso e, per molti, zucchero residuo troppo alto ne abbia macchiato la reputazione. Lo zucchero residuo medio dei Riesling di tutto il mondo sta gradualmente diminuendo, ma la varietà si distinguerà sempre per la capacità di darci grandi vini dolci, che si tratti dell’Eiswein prodotto in climi freddi o dei Beerenauslese e Trockenbeerenauslese tedeschi e di prodotti affini di altri paesi vendemmiati tardivamente e spesso colpiti da marciume nobile. L’alto livello naturale di acidità del frutto fa da contrappeso all’elevato zucchero residuo con molta più efficacia, ad esempio, del Sémillon di Sauternes.
I Riesling si distinguono anche per l’aroma intenso e penetrante, definito floreale, ferroso, mieloso e con tutte le combinazioni di elementi minerali espresse dal singolo vigneto. Questo aroma caratteristico, con l’età può assumere una nota di idrocarburo, di solito integra la razza e l’asprezza naturali del Riesling, è particolarmente ricco di monoterpeni (composti fortemente aromatici), da 10 a 50 volte superiori, per esempio, al Welschriesling, varietà bianca meno nobile prevalente in Europa centrale che non ha alcun legame di parentela con il Riesling, ha mutuato il termine Riesling in molti sinonimi (per esempio il Riesling italico).
Sul piano viticolo il vero Riesling (detto spesso White, Rhine o Johannisberg Riesling) si distingue per la durezza del legno, che lo rende particolarmente resistente al freddo e quindi adatto a climi relativamente rigidi, anche se può aver bisogno di località privilegiate e riparate per maturare pienamente e rendere sul piano economico. È tanto resistente alle gelate che la potatura invernale può iniziare prima che per altre varietà. La vite è vigorosa e ha portamento diritto, ed è senza dubbio una grande varietà in grado di dare rese di 60-70 hl/ha senza necessariamente perdere in qualità. I grappoli compatti di acini piccoli la espongono al marciume e anche la colatura può essere un problema, ma la sua caratteristica principale in vigna è che germoglia e matura tardi rispetto ad altre varietà internazionali matura con relativa precocità, molto dopo il Muller-Thurgau.
Spesso, nell’emisfero settentrionale, l’uva è vendemmiata non prima di metà ottobre o inizio novembre (e anche dopo per i vini dolci). I Riesling che maturano più rapidamente in quanto crescono in regioni più calde possono essere poco interessanti; il vitigno gradisce invece un periodo di maturazione lunga e lenta, per estrarre il massimo di aromi conservando l'acidità. Perciò gran parte dei riesling più amati crescono in siti particolarmente privilegiati di regioni più fredde come Mosel-Saar-Ruwer. Oggi, grazie in parte agli sforzi di un centro specializzato nella selezione clonale del Riesling a Trier, il viticoltore può scegliere tra più di 60 cloni di Riesling, di cui uno di quelli dai profumi più controversi è lo N90 usato da produttori innovativi del Palatinato quali Muller Catoir e Lingenfelder.
Le aziende migliori dedicano senza eccezioni le loro energie al Riesling, che piantano nei siti migliori escludendo ogni altra varietà. A detta di alcuni, il riesling si esprime al meglio sulle scoscese sponde della Mosella e degli affluenti Saar e Ruwer, con una pendenza ideale del trenta per cento per assorbire al massimo la luce del sole sia direttamente sia mediante il riverbero sulla superficie del fiume. Per la stessa ragione, tutte le migliori posizioni sulla Mosella sono esposte a Sud (ecco perché le vigne migliori possono trovarsi su entrambe le sponde di questo fiume serpeggiante). Inoltre la vigna dev’essere riparata dal vento e le uve più mature saranno quelle delle piante non così vicine al fiume da essere influenzate dalle brume del mattino né al di sopra dei 200 metri. Anche i terreni di ardesia che assorbono calore, tipici della zona, possono aiutare la maturazione autunnale. Il risultato è un vino unico al mondo per la combinazione tra bassa gradazione alcolica, aromi sensazionali, estratto elevato e delicatezza della trama. Nessun’altra varietà coltivata qui può conseguire altrettanta finezza.
È il Palatinato, la seconda regione in ordine di importanza del Riesling, ha ampliato la superficie vitata della varietà. Come la vicina Assia Renana, è sempre stato una regione con una gamma particolarmente ampia di varietà, ma il clima temperato del Mittel Haardt offre al Riesling un riparo ed esposizioni favorevoli tali che in molte annate matura naturalmente, dando bianchi secchi di corpo pieno, speziati ed esuberanti, in specie gli Spàtlese Trocken, ma con un ciclo vegetativo abbastanza lungo da conservare a livelli opportunamente elevati sia l’acidità sia la finezza.
La Renania è considerata la patria tradizionale, in effetti la varietà rappresenta i migliori Riesling della regione, sempre di più vinificati secchi per accompagnare i cibi, esprimono fedelmente la loro esatta provenienza. La regione è famosa anche come patria originale dei vini dolcibotritizzati della Germania.
Molti consumatori considerano il Riesling accettabile solo nella versione francese o meglio dell’Alsazia. La grande maggioranza del Riesling alsaziano è coltivata nelle vigne più elevate e fini. Per produrre un Alsace Riesling davvero di classe occorre, un vigneto realmente privilegiato, come molti dei famosi grands crus d’Alsazia. Vini secchi da uve aromatiche come il Riesling, e senza dubbio la grande maggioranza dei Riesling della regione, esprime i seducenti profumi varietali, con un palato alquanto alcolico 12%Vol. e secchissimo. Il clima asciutto riduce i rischi di marciume e permette effettivamente una maturazione prolungata dell’uva, sicché si producono anche apprezzate vendemmie tardive a vari livelli di dolcezza.
Più a Nord in Austria il Riesling, detto anche Weisser Riesling per distinguerlo dal più diffuso Welschriesling, è considerato uno dei vini più fini del paese quando è coltivato in una posizione privilegiata. I Riesling austriaci più venerati sono secchi, molto puliti, concentrati e aromatici e provengono dalle vigne terrazzate del Wachau e dei vicini Kremstal e Kamptal in Bassa Austria. Anche nei vigneti del Nord-Est italiano un buon Riesling si è fatto strada e viene coltivato con grande entusiasmo nelle alte vigne dell’Alto Adige, dove dà vini delicatamente aromatici alquanto diversi dagli altri bianchi italiani. È coltivato con buon successo anche in Friuli, dove è detto riesling Renano.
Nel Nuovo Mondo La Nuova Zelanda ha iniziato a produrre vini convincenti specie quando alcuni produttori si sono dedicati a produrre scintillanti e dolci vendemmie tardive. Il vero Riesling è presente soprattutto in Australia, particolarmente in Australia meridionale, dove può dare vini fini e densi con aromi citrini nelle zone più fredde della Clare Valley e prodotti più floreali nell’alta Eden Valley. I vini invecchiano bene, acquisendo a volte note empireumatiche, e sono state prodotte con successo anche alcune vendemmie tardive.