Nero d'Avola: rossi di Sicilia
Uva conosciuta anche come uva Calabrese, Esiste una controversia che circonda l'origine dell'uva. Alcuni dicono che sia nata in Calabria. C'è chi sostiene che il nome Calabrese non abbia questa connessione, avendo infatti derivato dal termine Calavrisi o Calaurisi, utilizzato per identificare gli abitanti di Avola. C'è chi afferma, inoltre, che proviene dalla Mesopotamia.
Di fatto, è la varietà a bacca rossa più coltivata in Sicilia. Il nome Nero d'Avola si riferisce all’uva nera della città di Avola, sulla costa sud-est dell'isola, e che il Nero d'Avola, è considerato un vitigno autoctono in Italia. Solo questo già la rende un'uva interessante.
Un altro fatto, un po’ discriminante, è che quest'uva è stata sempre più vista una varietà per tagli nel vino. I partner più comuni del Nero d'Avola sono il Cabernet Sauvignon, il Frappato, il Merlot e il Syrah.
Il Nero d'Avola è un vino intensamente aromatico. Da giovane, il vino prodotto con Nero d'Avola porta aromi di prugna, frutta rossa, pepe e chiodi di garofano. Con il tempo, nel rovere, il Nero d'Avola acquista anche aromi di cioccolato e di lampone accentato. Con un colore intenso, acidità acuta, alta gradazione alcolica e molti tannini, questo è un vino che invecchia bene.
Un consiglio, una curiosità:
I vini prodotti sulla base del Nero d'Avola hanno alcune somiglianze con quelli prodotti con Syrah. Quindi, se ne apprezzi uno, potresti anche apprezzare l'altro.
Buoni rosé sono prodotti con Nero d'Avola, vale la pena dare un'occhiata.