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Syrah

Il Syrah è una delle uve nere più nobili, se la longevità è un criterio di nobiltà. Le origini della grande uva del Rodano settentrionale sono materia di grandi discussioni e ipotesi. E una vite relativamente produttiva e resistente alle malattie, soggetta a colatura, che però germoglia opportunamente tardi e matura non troppo tardi. La profondità, la veste scura e la densità del vino rosso che produce, dai caratteristici aromi singolarmente appaganti di pepe nero e gomma bruciata, si riducono molto con rese troppo alte; inoltre l’uva tende a perdere rapidamente aromi e acidità se lasciata troppo a lungo sulla pianta.

Molti vignerons del Rodano settentrionale distinguono tra una forma superiore a bacca piccola della Syrah, che chiamano Petite Syrah, (Syrah non ha alcun nesso con la varietà detta in Nord e Sud America Petite Syrah), e la Grosse Syrah a bacca più grossa, che dà vini con minore concentrazione di fenoli. Gli ampelografi rifiutano tale divisione, mentre gli appassionati devono ringraziarla. I pigmenti totali della Syrah possono essere superiori fino al 40% a quelli del duro e scuro Carignan, il che ne fa in genere un vino da lasciare invecchiare, che si giova dell’affinamento in rovere anche nuovo quando giunge a piena maturazione.

I vini da uva Syrah più famosi gli Hermitage e i Còte Ròtie si distinguono per longevità e nel caso dei produttori più recenti per ambizione. Tra quelli del Rodano settentrionale, solo Saint-Joseph e Crozes Hermitage possono essere stappati ragionevolmente nei primi cinque anni di vita, e i migliori Cornas premiano chi sa aspettarli ancor più generosamente di alcuni Hermitage. La Syrah non pienamente matura può essere magra, acida e astringente. Quella coltivata ai margini del Rodano, come in Ardèche, sfugge a questa sorte solo nelle annate più favorevoli.

Fino agli anni settanta gli impianti francesi di Syrah si trovavano solo nei vigneti circoscritti della valle settentrionale del Rodano. Da allora però la sua popolarità in tutta la Francia meridionale in particolare nella zona dello Chàteauneuf-du-Pape, dove la Syrah è sempre più apprezzata in quanto conferisce longevità al Grenache, è stato davvero spettacolare a Ovest in Languedoc e in specie nel Gard e nell’Hérault, dove è stato adottato con grandissimo entusiasmo come varietà migliorativa autorizzata per apportare struttura sia ai Coteaux de Languedoc sia ai vins de pays.

Il vitigno occupa in Languedoc-Roussillon circa 24.000 ha. La Syrah ha dato molti dei migliori vini monovitigno, di solito con l’etichetta Vin de Pays d’Oc. La Syrah è una delle varietà nobili di maggior successo importate in Corsica, dove sono in produzione più di 200 ha e il Valais svizzero, in particolare intorno al caldo paese di Chamoson a monte della valle del Rodano, dove si impiegano le tecniche classiche del Rodano settentrionale a volte con grandi risultati. Anche l’Italia sta curando questo vitigno e i risultati migliori sono stati finora ottenuti da Isole e Olena in Toscana.

Per maturare appieno la vite ha bisogno di un clima caldo, il che ne limita naturalmente la diffusione, anche se qualche vigneto californiano ha dato ottimi risultati. In California si è tardato a distinguere tra la vera Syrah e la Petite Syrah e più ancora a importare le talee adatte.

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